Il sito di Gulliver, lanciato il 10 di ottobre, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale, si presenta rinnovato nella grafica e nei contenuti, studiato per essere più intuitivo e interattivo, con un menu di navigazione pensato per le giovani generazioni.
Abbiamo chiesto a Chiara del team del Centro Gulliver di Varese di raccontarci del progetto di miglioramento del proprio sito.
Ecco quello che ci ha raccontato.
Perché rifare il sito?
Avevamo l’esigenza di raccontarci in modo diverso ci siamo dati del tempo per fermarci a riflettere su come volevamo farlo. E questo, soprattutto se si è dentro l’operatività – magari da 10 anni – non è scontato chiederselo. Quando abbiamo ragionato sull’alberatura del sito ci siamo sfidati nel dire: “Questa cosa è importante la diciamo, questa invece è meno importante, possiamo tralasciarla”.
“Chi sono quelli che vanno a vedere il sito?” Ragionare sul target, quindi chiedersi chi sono quelli che vanno a vedere il sito, è stato un momento importante di condivisione e di ripensamento anche al nostro interno, per capire le nostre priorità, dove vogliamo andare, cosa vogliamo comunicare e a chi, per far sì che lo strumento potesse rispondere al meglio ai nostri obiettivi comunicativi.
Il progetto è stato portato avanti da tre persone della nostra organizzazione insieme al team di TechSoup, anche se poi al nostro interno sono state coinvolte più persone per condividere contenuti e idee.
Prima e dopo: il cambiamento
Quali piccole e grandi differenze vedo rispetto al sito di prima?
Sicuramente c’è più ordine. Con questo sito abbiamo cercato di rendere semplice la complessità di quello che siamo. Speriamo di esserci riusciti.
È un sito più user-friendly, ora l’utente entra e può decidere il suo percorso: se è un giovane o se è un adulto viene indirizzato in pagine diverse.
Un altro fattore di novità è che la grafica enfatizza il nostro messaggio: vogliamo essere vicini ai giovani, in particolare agli adolescenti. Un messaggio che è parte di un processo di riposizionamento strategico iniziato nel 2019/2020 e culminato nel 2021 con la rinnovata identità visiva di logo e payoff.
Il sito era l’ultimo tassello: non un aspetto formale ma sostanziale, perché è uno strumento che parla proprio di una vicinanza al mondo dei giovani.
Per migliorare l’interfaccia con l’utente abbiamo deciso di coinvolgere tutte le aree perché fosse davvero un un progetto condiviso, non qualcosa di “calato dall’alto”. Quindi, da parte nostra, un grande lavoro di comunicazione interna con i capi area, soprattutto nella fase progettuale.
Questo ci ha consentito di capire se stessimo andando nella giusta direzione e, nel caso, modificare il nostro percorso in itinere.
Il passo in più
E ora? Guardando ai dati, ci piacerebbe migliorare nelle strategie di indicizzazione di accessi, per poter essere più visibili anche da un punto di vista di piattaforma digitale. Noi già adesso abbiamo una piazza sia analogica che digitale. Vorremmo presidiare quest’ultima con sempre maggiori competenze.
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